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Elenco prodotti del produttore Tenuta di Trinoro
C’è tanta poesia e tanta storia nelle aziende che affondano le radici in un passato remoto, quando un antenato visionario gettava le basi perché le nuove generazioni, fresche e dinamiche, avessero la possibilità di esprimere le proprie idee in un presente moderno orizzonte vitivinicolo. Volontà vecchie e nuove si intrecciano, battute d’arresto e ripartenze, tradizioni con cui confrontarsi, seguire o tradire, intuizioni e ripensamenti. Ma una particolare curiosità la suscita anche l’azienda fondata dal nulla, in cui oltre alla volontà si intravede la diretta emanazione di una mente creatrice e demiurga, della quale si percepiscono in modo quasi indiscreto i percorsi e le tortuosità, potendo addirittura dedurre (magari arbitrariamente) I caratteri di una personalità. Questo viene da pensare visitando la Tenuta di Trinoro di Andrea Franchetti, duecento ettari di terreno dei quali una ventina vitati in quella campagna senese sospesa fra Orcia e Montepulciano, con l’Amiata che incombe severo e misterioso per quel drappo di nubi che ne nasconde la sommità anche in una giornata di sole discreto. Innanzitutto il personaggio: nobile (barone), romano di origine, importatore di vini italiani negli USA, invidiabile vita di chi può all’incirca quel che vuole, in questo momento potrebbe essere a Londra come in un castello di caccia in Val Gardena, come attraversando sui pedali qualche lontano paesaggio asiatico. Nel 1992 sceglie questa terra per realizzare il suo “sogno campagnolo” e decide di diventare vignaiolo, influenzato e rapito forse dalla sua passione per Bordeaux. E grazie proprio alle sue conoscenze bordolesi si consulta, si consiglia, apprende e si inventa enologo, autodidatta ma di talento. Provare per credere......
1 prodotto.
C’è tanta poesia e tanta storia nelle aziende che affondano le radici in un passato remoto, quando un antenato visionario gettava le basi perché le nuove generazioni, fresche e dinamiche, avessero la possibilità di esprimere le proprie idee in un presente moderno orizzonte vitivinicolo. Volontà vecchie e nuove si intrecciano, battute d’arresto e ripartenze, tradizioni con cui confrontarsi, seguire o tradire, intuizioni e ripensamenti. Ma una particolare curiosità la suscita anche l’azienda fondata dal nulla, in cui oltre alla volontà si intravede la diretta emanazione di una mente creatrice e demiurga, della quale si percepiscono in modo quasi indiscreto i percorsi e le tortuosità, potendo addirittura dedurre (magari arbitrariamente) I caratteri di una personalità. Questo viene da pensare visitando la Tenuta di Trinoro di Andrea Franchetti, duecento ettari di terreno dei quali una ventina vitati in quella campagna senese sospesa fra Orcia e Montepulciano, con l’Amiata che incombe severo e misterioso per quel drappo di nubi che ne nasconde la sommità anche in una giornata di sole discreto. Innanzitutto il personaggio: nobile (barone), romano di origine, importatore di vini italiani negli USA, invidiabile vita di chi può all’incirca quel che vuole, in questo momento potrebbe essere a Londra come in un castello di caccia in Val Gardena, come attraversando sui pedali qualche lontano paesaggio asiatico. Nel 1992 sceglie questa terra per realizzare il suo “sogno campagnolo” e decide di diventare vignaiolo, influenzato e rapito forse dalla sua passione per Bordeaux. E grazie proprio alle sue conoscenze bordolesi si consulta, si consiglia, apprende e si inventa enologo, autodidatta ma di talento. Provare per credere......
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